sessantamila sorrisi alla ricerca del non sapere

sessantamila sorrisi,
urli e pianti .
Soppiantato il vezzo di vederti sospirante.
Settimane e soprusi dentro le caverne, dietro le porte.
Lasciami libero di scoprire il colore della vetta, tra l'imbrunire e il crepuscolo.
Come un naufrago tra le onde, le spinte repentine.
Un carpiato, il giro della morte.
Ho visto mio figlio fare le montagne russe della vita. Non al luna park.
Con temperamento reclutiamo il nostro compagno di banco.
Piede contro piede e il braccio si alza, marciamo verso il nulla.
La malattia delle mani sulle tastiere, i polpastrelli su uno schermo.
Si aprono atmosfere, strade, vicoli, burroni, bivi in salita e in discesa,
alla ricerca del non sapere.

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