il più bel commento al mio libro
Mi dici ermetica. Penso metafisica. Poi leggo e conto. Un'infinità di profumi che accompagnano tanto ghiaccio, tanto freddo, tanta nebbia. Il suono è unico. Scompiglia l'anima il contrasto che c'è in ogni singola riga. Fatico spesso nel frenare la mente e legarla alle parole, tanta è la forza centrifuga che esplode dal connubio del tuo linguaggio. Acqua dunque, nebbia, cielo. Volontà assidua di scavalcare il tutto e gettarsi lontano. Talvolta ti compiaci nella ricerca arguta della parola stonante, effetto straniante. Altre invece ti abbandoni ad una semplicità che sfiora l'incomprensibile. Vedo tutto questo. Il volere, l'attendere, il salire, l'abbandonarsi ad una serenità troppe volte mirata solo come una chimera. Usi suoni, parole stridule, immagini onomatopeiche, in un susseguirsi di rimandi casuali ma incredibilmente legati da un senso "sotteso". Ti sostituisci spesso alle figure che "pennelli", utilizzando verbi e soggetti in modo originale, sperdendoti in un silenzio, in un azzurro-grigio che ti connota, che è dentro di te e ne esce in ogni momento. Usi aggettivi forti e sebbene talvolta sembri un utilizzo pleonastico, ci si rende conto come il tutto coincida con una sequenza di flash, di network, di link repentini, come il tuo mondo digitale. E' evidente un crescendo in ricercatezza e complessità nello sfogliare le pagine; si infittiscono le metafore, le similitudini, la nebbia scompare, il soffio anche, si incupiscono i suoni, si rafforzano e si imprimono nel lettore più delle immagini richiamate. Cresce la vertigine. Perchè la tua attrazione per l'infinito è troppo forte. Per questo ti abbandoni ad un mondo fatto di milioni di puntini...che solo tu sai ricreare...per questo...lasciati immaginare. Ancora.
V.S
V.S
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